Salotto grigio? Non piace a tutti, a me fa impazzire. E' una vera passione soprattutto se sdrammatizzato da colori accesi come il viola, il fuxia e delle fantasie super glam. Buon Natale!!!
Il blog curioso e versatile con l'ambizione di raccontare in tempo reale il glam che è intorno e dentro ognuno di noi. Dal fashion alla contemporary art passando per il design,i personaggi e le culture giovanili, Reporter Inside propone una panoramica su tutto quello che fa rima con cool, allure, structure, future.
lunedì 24 dicembre 2012
Salotto girigio, che passione!
Salotto grigio? Non piace a tutti, a me fa impazzire. E' una vera passione soprattutto se sdrammatizzato da colori accesi come il viola, il fuxia e delle fantasie super glam. Buon Natale!!!
giovedì 20 dicembre 2012
Skin @Metro, direttore per un giorno
Skin, leader degli Skunk Anansie direttore di Metro per un giorno. E' in corso nella nostra redazione di Roma una riunione con Skin che domani sera al Capitol Club di Roma sarà protagonista di un dl set a base di house and tecno music. "Compromessi? Ne ho fatti tanti, ma mai nella musica", dice la cantante e performer di origine inglese. "Twitter e i social media sono il futuro - spiega ancora- ma io amo i giornali cartacei. la domenica, dopo essere andata a correre, compro i giornali e mentre faccio colazione li leggo tutti". Barbara Nevosi
martedì 6 novembre 2012
Grey Inspiration in Rome
Casa nuova, vita nuova...L'ispirazione ha i toni del grigio e del bianco. Interni d'autore per una casa calda e accogliente. La parola d'ordine è sobrietà e divertimento.
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sabato 7 luglio 2012
Cristel Carrisi, una t-shirt per i disabili sensoriali di Blindsight Project
Cristel Carrisi sostiene la onlus Blindsight Project e il suo progetto per i disabili sensoriali e lo fa disegnando una t-shirt con su scritto "Where There Is Love There Is Freedom" (dove c' è Amore c'è Libertà).
"Queste t-shirt sono pensate proprio per chi ha problemi sensoriali - spiega la figlia di Al bano e Romina Power - In particolare l'uso dei colori fluorescenti le rende facili daindividuare al buio". “GliInsoliti Noti? Il progetto di fare la dj per una sera in favore di BlindsightProject mi ha subito conquistata - continua la giovane Carrisi - Unire moda e musica è favoloso, ma la parolachiave della serata-evento è solidarietà. Ogni cosa che si fa nella vita deveavere un fine benefico, un senso, un messaggio da dare agli altri. Non rimanealtro che scegliere la propria causa, sposarla in pieno e spargere luce. Io hoscelto di sostenere i disabili sensoriali diBlindsight Project , coloro che hanno perso l’uso della vista, dell’udito, deltatto, del gusto, dell’olfatto”.
Domenica 8 luglio dalle ore 21 la figlia di Romina Power e Al Bano Carrisi sarà protagonista dietro la consolle insieme a Cinzia Malvini, Simonetta Gianfelici e Amalia Gré di una notte di musica, moda e solidarietà all'Aranciera di San Sisto a Roma ne "Gli Insoliti Noti. dal set al Dj set" la serata in sostegno di Blindsight Project.
"Queste t-shirt sono pensate proprio per chi ha problemi sensoriali - spiega la figlia di Al bano e Romina Power - In particolare l'uso dei colori fluorescenti le rende facili daindividuare al buio". “GliInsoliti Noti? Il progetto di fare la dj per una sera in favore di BlindsightProject mi ha subito conquistata - continua la giovane Carrisi - Unire moda e musica è favoloso, ma la parolachiave della serata-evento è solidarietà. Ogni cosa che si fa nella vita deveavere un fine benefico, un senso, un messaggio da dare agli altri. Non rimanealtro che scegliere la propria causa, sposarla in pieno e spargere luce. Io hoscelto di sostenere i disabili sensoriali diBlindsight Project , coloro che hanno perso l’uso della vista, dell’udito, deltatto, del gusto, dell’olfatto”.
Domenica 8 luglio dalle ore 21 la figlia di Romina Power e Al Bano Carrisi sarà protagonista dietro la consolle insieme a Cinzia Malvini, Simonetta Gianfelici e Amalia Gré di una notte di musica, moda e solidarietà all'Aranciera di San Sisto a Roma ne "Gli Insoliti Noti. dal set al Dj set" la serata in sostegno di Blindsight Project.
martedì 3 luglio 2012
Reporter Inside: Gli Insoliti Noti. Dal set al dj set. Cristel Ca...
Reporter Inside: Gli Insoliti Noti. Dal set al dj set. Cristel Carrisi, Simonetta Gianfelici, Amalia Grè e Cinzia Malvini dee jay per una notte a ...
Gli Insoliti Noti. Dal set al dj set.
Cristel Carrisi, Simonetta Gianfelici, Amalia Grè
e Cinzia Malvini
dee jay per
una notte a sostegno di Blindsight Project
Domenica
8 Luglio 2012 ore 21
Aranciera
di San Sisto
Via
di Valle delle Camene, 11
Roma
Cristel
Carrisi,
musicista e stilista figlia di Al Bano
e Romina Power, Simonetta Gianfelici, top model e talent scout, Amalia Grè, cantante jazz apprezzata da
Herbie Hancock, Cinzia Malvini,
giornalista e inviata di moda, si incontrano dietro la consolle per suonare i
loro pezzi preferiti e regalare al pubblico una serata di musica e divertimento
per sostenere le iniziative di Blindsight Project.
Gli
Insoliti Noti. Dal set al dj set
è l’evento collaterale, ad ingresso
gratuito, del calendario di AltaRoma
AltaModa, che si terrà Domenica 8 Luglio all’Aranciera di San
Sisto (via di Valle delle Camene, 11) a Roma dalle ore 21. Ideato e organizzato da Fashion In Town (www.fashionintown.it), la serata è in
collaborazione con IN THE VAN, Empatia Donne (www.empatiadonne.it) e Villa Scaminaci e con il patrocinio di
Consiglio Regione Lazio e Roma Capitale -Commissione Assembleare Permanente XII
Turismo e Moda.
Con Gli Insoliti Noti la notte romana si tinge di musica, moda, nuove
sonorità, personaggi, installazioni e performance, come quella del duo creativo
PesceePatata a cura di IN THE VAN, progetto di DROME magazine.
Quattro donne capaci e
appassionate, quattro professioniste del mondo dello spettacolo, della moda,
della musica e del giornalismo insieme per sostenere e presentare l’iniziativa
di Blindsight Project (http://blindsight.eu/), la onlus,
laica ed apartitica, nata a Roma nel 2006. Fondata da Laura Raffaeli, in
seguito alla totale perdita della vista e quella parziale dell’udito in un
incidente stradale, l’associazione no-profit ha lo scopo di aiutare e tutelare
le persone con disabilità sensoriali.
La
serata - Dalle insolite dj alla
performance dei fashion designer Ludovico Milani e Gabriele Litta, alias
PesceePatata, passando per le t-shirt disegnate da Cristel Carrisi.
Le porte dell’Aranciera di San
Sisto si apriranno alle ore 21. A partire dalle ore 22, parola alla musica. Le
4 disc jockey per una notte, affiancate da un dj professionista, si
alterneranno dietro la consolle. Ad interrompere l’inedito tappeto sonoro, un
intervento performativo che darà conto dello stile dei giovani e poliedrici
fashion designer romani, Ludovico Milani e Gabriele Litta, alias PesceePatata,
vocati a nuove concezioni della moda. Dalle 23 fino a tarda notte spazio al dj
set di Atrim e Guru Baba, vocalist Pierni Love, e vj set di D1NG e SGNAPS.
Per l’occasione Cristel Carrisi ha disegnato una serie di
t-shirt ispirate a Gli Insoliti Noti in sostegno di Blindsight Project.
martedì 26 giugno 2012
Reporter Inside: Macro, a Roma la carica dei giovani artisti di Re-...
Reporter Inside: Macro, a Roma la carica dei giovani artisti di Re-...: A che punto è l’arte contemporanea a Roma ? La risposta in “ Re-generation ”, la grande esposizione collettiva a cura di Maria Alic...
Macro, a Roma la carica dei giovani artisti di Re-generation
A che punto è l’arte contemporanea a
Roma? La risposta in “Re-generation”, la grande esposizione collettiva a cura
di Maria Alicata e Ilaria Gianni da oggi al Macro Testaccio (piazza O. Giustiniani)
padiglione A e B. Cinquanta artisti, tra i quali molti giovani, fino al 9
settembre esporranno le loro opere, inedite e molto recenti, per restituire la fotografia
della contemporary art nella città eterna. Video, installazioni, fotografie e
performance di artisti nati e attivi a Roma o che hanno scelto la città come
tappa importante del loro percorso come Tomaso de Luca, Ra di Martino, Nicola
Pecoraro, Giulio Squillacciotti e altri. Ma la vera chicca dell’allestimento è la
selezione di opere giovanili di maestri storici che hanno lavorato e vissuto in
città: da Fabio Mauri a Luigi Ontani, da Gianfranco Baruchello a Alighiero
Boetti passando per Eliseo Mattiacci e Pino Pascali. B.Nev.
giovedì 31 maggio 2012
Reporter Inside: Mash Up, a Roma mostra in ricordo di Luca Cosenza
Reporter Inside: Mash Up, a Roma mostra in ricordo di Luca Cosenza: Lo scorso febbraio il mondo della moda romana ha perso Luca Cosenza, creativo e art director della Maison Gattinoni, scomparso prematuram...
Mash Up, a Roma mostra in ricordo di Luca Cosenza
Lo scorso febbraio il mondo della moda romana ha perso Luca Cosenza, creativo e art director della Maison Gattinoni, scomparso prematuramente a soli 42 anni.Proprio a lui è dedicata Mash Up, la mostra fotografica a cura di Stefano Dominella che inaugura stasera (ore 18.30 e apre al pubblico domani), alla quale aveva lavorato insieme colfotografo Antonio Barrella e allo stilista Guillermo Mariotto. Al Museo di Romain Trastevere (piazza Sant’Egidio) una lunga serie di immagini che non parlanosolo di moda, ma che esprimono un contenuto, raccontano una storia di lavoro,di amicizia, di sinergia tra tre persone che hanno lavorato gomito a gomito dal1998 al 2012. Luca Cosenza non c’è più,ma la sua creatività vive negli scatti visibili fino al 22 luglio. B.Nev.
sabato 5 maggio 2012
Reporter Inside: Alzir dea al Sala Uno, la ribalta è dei giovani
Reporter Inside: Alzir dea al Sala Uno, la ribalta è dei giovani: di Barbara Nevosi da sinistra: Daniel Terranegra, Daniele Amendola, Astrid Meloni, Giulia Weber “Alzir dea. Soltanto un giorno, due gi...
Alzir dea al Sala Uno, la ribalta è dei giovani
di Barbara Nevosi
“Alzir dea. Soltanto un
giorno, due giorni forse” del giovane Constantin
Jopeck è in scena ancora stasera e domani al Sala Uno di Piazza San Giovanni.
Di seguito l'intervista a Giulia Weber, attrice e interprete del testo di Jopeck, che è sul grande schermo in "Maternity Blues" di Cattani.
da sinistra: Daniel Terranegra, Daniele Amendola, Astrid Meloni, Giulia Weber |
Di seguito l'intervista a Giulia Weber, attrice e interprete del testo di Jopeck, che è sul grande schermo in "Maternity Blues" di Cattani.
Giulia Weber: io, il teatro e la maternità sul grande schermo.
E’ nelle sale
cinematografiche in “Maternity blues” di
Fabrizio Cattani e stasera (ore 21) debutta sulla ribalta del Sala Uno in
“Alzir dea. Soltanto un giorno, due giorni forse” di Constantin Jopeck accanto a Daniele Amendola,
Astrid Meloni e Daniel Terranegra. Fiorentina, classe 1966, Giulia Weber viene
dalla gavetta, al cinema ha lavorato con Francesco Nuti e Spike Lee, in teatro
ha sempre scelto con cura i copioni, lasciandosi anche sedurre dal talento di
un giovane regista al debutto. Repliche fino al 6.
Giulia, Jopeck ha solo
20 anni è stasera debutta come regista. Finalmente largo ai giovani?
Sì. Ci sono i
bamboccioni e ci sono molti ragazzi che si mettono in gioco. Constantin ha
grande coraggio. Ha scritto questo testo a 17-18 anni e dimostra di avere una
testa molto più grande della sua età.
Una compagnia di
giovani per una pièce difficile da descrivere. Che spettacolo è “Alzir dea”?
E’ un onirico,
evocativo, animato da personaggi che vivono sospesi, ognuno con il proprio
pesante fardello da gestire.
Ma Alzir, chi è?
Non è un personaggio
in carne e ossa quanto la possibilità di vita che ognuno si crea. E’ una figura
evocativa che rappresenta tante cose: è il nome di una barca, la statua nel
giardino, il ricordo…
In scena una serie di
archetipi. Lei chi interpreta?
Io sono la madre, una
donna con una grande tristezza. Il marito si è suicidato e lei ha un rapporto
difficile con la figlia, ma non riesce a vedere le cose per quello che sono.
Lo spettacolo ha il
sostegno della compagnia di Pierre Note, da cosa nasce questa sinergia?
I testi di Pierre sono
stati rappresentati al Sala Uno, Constantin è francese, recitava e suonava il
clarinetto negli spettacoli di Reza Keradman (direttore artistico Sala Uno). A
Pierre che lo conosceva, è piaciuto il testo e ha sostenuto lo spettacolo.
Che ricordo ha di
Spike Lee sul set?
Molto positivo, ha un
grande senso del gruppo, del lavoro ed è molto rigoroso. In lui c’è tutto
l’amore, la gioia e l’amore per questo mestiere e per i suoi attori.
In “Maternity blues”
si parla depressione post parto che spesso porta le madri ad uccidere i figli.
Che ne pensa?
Ho amato fare questo
film, il tema è delicato. Mettere al mondo un figlio può essere devastante. Mi
piace che nel film non c’è giudizio, ma si prende una posizione in merito alla
questione.
Che sogni ha per il
futuro? Ha mai pensato alla regia?
No, mi sentirei
inappropriata. Amo troppo la ricerca e la trasformazione alla quale ti porta la
recitazione. Per il futuro ho un progetto top secret che sta per diventare
realtà.
Barbara Nevosi
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lunedì 23 aprile 2012
Reporter Inside: La Roma di Omar Galliani in mostra
Reporter Inside: La Roma di Omar Galliani in mostra: Apre al pubblico domani (ore 19) “Altre notti a Roma” la personale di Omar Galliani alla Casa d’arte Artribù (via Depretis fino all’...
domenica 22 aprile 2012
La Roma di Omar Galliani in mostra
Apre al pubblico domani (ore 19) “Altre notti a
Roma” la personale di Omar Galliani alla Casa d’arte Artribù (via Depretis fino all’8 giugno), che propone
una serie di opere storiche e inedite per un viaggio che inizia a Roma per
finire nella città Eterna. Estroverso e
creativo, l’artista emiliano che col disegno racconta la donna e il viaggio è
presente in città anche con "OMAR/ROMA/AMOR ", un altro allestimento
al Museo Bilotti nelle Aranciere di Villa Borghese. B.Nev.
domenica 15 aprile 2012
Reporter Inside: Con Lenny Kravitz al Salone del Mobile il design è...
Reporter Inside: Con Lenny Kravitz al Salone del Mobile il design è...: di Barbara Nevosi Sì, avete capito bene. Sarà proprio Lenny Kravitz, il musicista convertito all'interior design, il protagonista ass...
Con Lenny Kravitz al Salone del Mobile il design è rock
di Barbara Nevosi
Sì, avete capito bene. Sarà proprio Lenny Kravitz, il musicista convertito all'interior design, il protagonista assoluto della settimana del design milanese che parte martedì 17. Cosa c’entra una star internazionale della musica con il Salone del Mobile? L’artista statunitense ha fondato nel 2003 a New York lo studio Kravitz Design Inc. che ha al suo attivo progetti d’interior design per il Morgan’s Hotel Group e il brand dell’hospitality Gruppo sbe. Già creatore di una linea di carte da parati stampate a mano per Flavor Paper, lo studio approda a Milano con due progetti da scoprire. Uno è Goccia, una collezione per l’azienda di rivestimenti Lea Ceramiche giocata su una texture tridimensionale smaltata lucida e opaca nei colori bianco e nero. L’altro è il particolarissimo Kartell Goes Rock, per il quale ha rivisitato sei sedie Mademoiselle firmate da Philippe Starck, visibili nel flagshipstore Kartell in via Turati.
Sì, avete capito bene. Sarà proprio Lenny Kravitz, il musicista convertito all'interior design, il protagonista assoluto della settimana del design milanese che parte martedì 17. Cosa c’entra una star internazionale della musica con il Salone del Mobile? L’artista statunitense ha fondato nel 2003 a New York lo studio Kravitz Design Inc. che ha al suo attivo progetti d’interior design per il Morgan’s Hotel Group e il brand dell’hospitality Gruppo sbe. Già creatore di una linea di carte da parati stampate a mano per Flavor Paper, lo studio approda a Milano con due progetti da scoprire. Uno è Goccia, una collezione per l’azienda di rivestimenti Lea Ceramiche giocata su una texture tridimensionale smaltata lucida e opaca nei colori bianco e nero. L’altro è il particolarissimo Kartell Goes Rock, per il quale ha rivisitato sei sedie Mademoiselle firmate da Philippe Starck, visibili nel flagshipstore Kartell in via Turati.
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venerdì 13 aprile 2012
Reporter Inside: Dior, prima sfilata haute couture a Shanghai
Reporter Inside: Dior, prima sfilata haute couture a Shanghai: di Barbara Nevosi Pochi giorni fa l'annuncio ufficiale: Raf Simons è il nuovo direttore creativo di Christian Dior, e sabato 14 aprile l...
Dior, prima sfilata haute couture a Shanghai
di Barbara Nevosi
Pochi giorni fa l'annuncio ufficiale: Raf Simons è il nuovo direttore creativo di Christian Dior, e sabato 14 aprile la maison francese sarà protagonista di un evento unico nel cuore della Cina, mercato davvero appetibile per il mondo del lusso europeo. La casa di moda presenterà per la prima volta nella sua storia, la collezione Haute Couture PE 2012 a Shanghai.
La location della sfilata? L'edificio coloniale The House of Roosvelt presso The Bund, area della città cinese che affaccia sul fiume. Per l'occasione la casa è stata decorata con i colori dei Saloni dell'Haute Couture di Avenue Montaigne a Parigi. Insieme alla sfilata Dior presenterà una mostra firmata dall'artista francese Gérard Uféras che racconta, con i suoi scatti fotografici, il behind the scenes della collezione alta moda.
Pochi giorni fa l'annuncio ufficiale: Raf Simons è il nuovo direttore creativo di Christian Dior, e sabato 14 aprile la maison francese sarà protagonista di un evento unico nel cuore della Cina, mercato davvero appetibile per il mondo del lusso europeo. La casa di moda presenterà per la prima volta nella sua storia, la collezione Haute Couture PE 2012 a Shanghai.
La location della sfilata? L'edificio coloniale The House of Roosvelt presso The Bund, area della città cinese che affaccia sul fiume. Per l'occasione la casa è stata decorata con i colori dei Saloni dell'Haute Couture di Avenue Montaigne a Parigi. Insieme alla sfilata Dior presenterà una mostra firmata dall'artista francese Gérard Uféras che racconta, con i suoi scatti fotografici, il behind the scenes della collezione alta moda.
lunedì 2 aprile 2012
Reporter Inside: Corona, conduttore in tv sulle orme di Funari
Reporter Inside: Corona, conduttore in tv sulle orme di Funari: di Barbara Nevosi Discusso, controverso, fuori dagli schemi, Fabrizio Corona tenta la carta della conduzione e lo fa con “Libertà di ...
Corona, conduttore in tv sulle orme di Funari
di Barbara Nevosi
Discusso, controverso,
fuori dagli schemi, Fabrizio Corona tenta la carta della conduzione e lo fa con
“Libertà di Parola”, il nuovo people show che racconta l’Italia di oggi con la
voce della gente comune. Stasera (ore 21) in diretta su Canale Italia 38, su
Canale Italia (canale 813 di Sky), su Altratv.tv, sui principali social network,
su www.libertadiparola.tv e su Metronews.it,
va in onda la prima puntata del format (la seconda dipenderà dagli ascolti). Il
programma è nato dall’idea di Ermanno Corbella, già autore di
Funari in “Aboccaperta” e del “Matrix” di Mentana, e autoprodotto da un gruppo
di professionisti della tv.
Corona
conduttore?
Sì, vi sembrerà strano, nella
vita ho fatto di tutto, mancava solo la conduzione.
Emozionato?
Io purtroppo non mi
emoziono...(dice con tono ironico n.d.r).
Quale
sarà il suo stile di conduzione?
All’inglese. Vogliamo dire
la verità sbaragliando le regole e senza schieramenti politici. Parlerà la
gente che mi scriveva e che voleva usare la mia visibilità mediatica per
attirare l’attenzione sui loro problemi.
Sulle
orme di Funari, pioniere del people show in tv, quale sarà il suo ruolo?
Non mi paragonerei mai a
Funari. Sarò me stesso, amo la discussione e la provocazione. Condurrò senza
scaletta, la faremo con i contenuti delle 100 persone presenti in studio. Io
sono frutto della società che rappresento, in questo programma vorrei invece,
combattere contro quello che nella società non va.
Crisi
dell’editoria e della carta stampata? Perché?
La situazione è
disastrosa, i settimanali hanno perso il 40% nelle vendite, hanno iniziato a farsi concorrenza tra di loro
sparando notizie senza verificarle. Prendono le news dal web, senza verificarle
ed è tutto falsato. Nel mio caso questa settimana io e la mia fidanzata abbiamo
la copertina di 4 settimanali: su una ci sposiamo, su un’altra ci lasciamo,
sulla terza abbiamo un figlio, sulla quarta ci tradiamo.
Cosa
pensa del cambio di direzione al Tg4?
Emilio Fede è un amico, ha
fatto il suo lavoro, ma è tempo di lasciare spazio ai giovani.
Lei
si sente incompreso?
Mi sento giudicato male e mi
infastidiscono i preconcetti su di me. Chi, come Pierfrancesco Favino, pensa
che io non faccia nulla deve sapere che lavoro da quando ho 20 anni. Quando le
persone mi conoscono pensano di avere davanti una persona diversa da quella
dipinta dai mass media.
Ha
appena compiuto 38 anni, la conduzione è l’inizio di una nuova vita?
No, non faccio mai
progetti, faccio solo quello che mi piace: la conduzione mi appassiona.
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web; conduttore
Ubicazione:
Roma, Italia
venerdì 30 marzo 2012
Reporter Inside: Su iTunes il primo album di Dott Reed
Reporter Inside: Su iTunes il primo album di Dott Reed: di Barbara Nevosi Ha 26 anni, è nata in Tasmania (Australia), ma a 14 anni si trasferisce a Londra,inizia ad esibirsi nei locali und...
Su iTunes il primo album di Dott Reed
di Barbara Nevosi
Ha 26 anni, è nata in Tasmania (Australia), ma a 14 anni si trasferisce a Londra,inizia ad esibirsi nei locali underground e viene notata da un giovaneproduttore italiano. Samantha Dorothy Jane Reed, per tutti Dott Reed, è lacantautrice con sangue russo nelle vene, venuta su a pane, jazz e atmosfereretrò. Il nome forse, non dice molto, ma i brani “Bad luck” e “Honestly”, portati alla ribalta da due spot: di un’auto giapponese e di una banca, sì. Con questi motivetti orecchiabili, il mondo ha fatto la conoscenza di Dott (diminutivo di Dorothy), ragazza talentuosa innamorata dell’Italia e della moda. Le sue griffe preferite nella moda? Prada, Chanel e accessori, gioielli con i quali giocare. La raggiungiamo a Londra via Skype per farci raccontare dell’ultimo singolo“Lipstik” e del suo primo omonimo album, uscito in questi giorni su iTunes e altre piattaforme digitali.
Dott, oggi per emergere nella musica sono rimasti solo gli spot in tv?
Pensoche sia un canale diverso, un modo divertente per scoprire nuovi giovaniartisti e dargli la possibilità di essere ascoltati.
Nell’era dei talent show, le major sono in crisi?
Più che di crisi è in atto un cambiamento profondo nel mondo della musica. I talentshow sono un’ulteriore canale per dare visibilità ai giovani musicisti. E’ un accesso meritocraticoe democratico alla professione che toglie potere alle grandi etichette e lo fatornane nelle mani degli artisti.
E a lei, hanno mai proposto un talent show?
Sì,era un talent per Sky, ma avevo già firmato il contratto conla mia casa discografica, abbiamo pensato che non fosse per me. Sai, neitalent si cercano voci potenti, la mia lo è ma anche molto particolare.
Qual è stato il suo vero colpo di fortuna?
Noncredo nei colpi di fortuna. Ognuno è artefice della proprio destino, aiutandolo, stando nelposto giusto al momento giusto. Io per esempio dovevoincontrare un amico, lui era in ritardo e mi sono trovata seduta accanto ad un producerdella Universal: da lì è' partito tutto. Un'altra volta ad ascoltare una miaperformance c'era un tipo che mi ha segnalato alla Wasabi, la mia casadiscografica.
Perché la sua musica ha fatto centro?
Comeaccade per Ella Fitzgerald e per la sua musica, credo che anche la mia sia trasversale: piace a mia nonna e alla mia sorellinadiciottenne.
In questi giorni è uscito il suo primo album, progetti per il futuro?
Quest’estatesarò in tour in Italia, ospite di alcuni festival.
A parte Doris Day, quali sono i suoi musicisti preferiti?
LouisAmstrong ed Ella Fitzgerald. Tra i contemporanei mi piacePaloma Faith e The Ting Tings, un duo femminile britannico di musica indieelettronica, le ho incontrate agli Ema 2012.
A proposito, Paloma Faith ha collaborato con lei nel singolo “Lipstik”. Che esperienza èstata?
Favolosa,amo il suo sound vintage e il suo talento.
Ci canta una canzone che lei ama?
"Quesera, sera, whatever will be will be. The future's not ours to see. Que sera, sera”. E’ il branocantato da Doris Day, quando la ascolto so che tutto andrà bene.
Ha 26 anni, è nata in Tasmania (Australia), ma a 14 anni si trasferisce a Londra,inizia ad esibirsi nei locali underground e viene notata da un giovaneproduttore italiano. Samantha Dorothy Jane Reed, per tutti Dott Reed, è lacantautrice con sangue russo nelle vene, venuta su a pane, jazz e atmosfereretrò. Il nome forse, non dice molto, ma i brani “Bad luck” e “Honestly”, portati alla ribalta da due spot: di un’auto giapponese e di una banca, sì. Con questi motivetti orecchiabili, il mondo ha fatto la conoscenza di Dott (diminutivo di Dorothy), ragazza talentuosa innamorata dell’Italia e della moda. Le sue griffe preferite nella moda? Prada, Chanel e accessori, gioielli con i quali giocare. La raggiungiamo a Londra via Skype per farci raccontare dell’ultimo singolo“Lipstik” e del suo primo omonimo album, uscito in questi giorni su iTunes e altre piattaforme digitali.
Dott, oggi per emergere nella musica sono rimasti solo gli spot in tv?
Pensoche sia un canale diverso, un modo divertente per scoprire nuovi giovaniartisti e dargli la possibilità di essere ascoltati.
Nell’era dei talent show, le major sono in crisi?
Più che di crisi è in atto un cambiamento profondo nel mondo della musica. I talentshow sono un’ulteriore canale per dare visibilità ai giovani musicisti. E’ un accesso meritocraticoe democratico alla professione che toglie potere alle grandi etichette e lo fatornane nelle mani degli artisti.
E a lei, hanno mai proposto un talent show?
Sì,era un talent per Sky, ma avevo già firmato il contratto conla mia casa discografica, abbiamo pensato che non fosse per me. Sai, neitalent si cercano voci potenti, la mia lo è ma anche molto particolare.
Qual è stato il suo vero colpo di fortuna?
Noncredo nei colpi di fortuna. Ognuno è artefice della proprio destino, aiutandolo, stando nelposto giusto al momento giusto. Io per esempio dovevoincontrare un amico, lui era in ritardo e mi sono trovata seduta accanto ad un producerdella Universal: da lì è' partito tutto. Un'altra volta ad ascoltare una miaperformance c'era un tipo che mi ha segnalato alla Wasabi, la mia casadiscografica.
Perché la sua musica ha fatto centro?
Comeaccade per Ella Fitzgerald e per la sua musica, credo che anche la mia sia trasversale: piace a mia nonna e alla mia sorellinadiciottenne.
In questi giorni è uscito il suo primo album, progetti per il futuro?
Quest’estatesarò in tour in Italia, ospite di alcuni festival.
A parte Doris Day, quali sono i suoi musicisti preferiti?
LouisAmstrong ed Ella Fitzgerald. Tra i contemporanei mi piacePaloma Faith e The Ting Tings, un duo femminile britannico di musica indieelettronica, le ho incontrate agli Ema 2012.
A proposito, Paloma Faith ha collaborato con lei nel singolo “Lipstik”. Che esperienza èstata?
Favolosa,amo il suo sound vintage e il suo talento.
Ci canta una canzone che lei ama?
"Quesera, sera, whatever will be will be. The future's not ours to see. Que sera, sera”. E’ il branocantato da Doris Day, quando la ascolto so che tutto andrà bene.
mercoledì 28 marzo 2012
Jennifer Lawrence, eroina al cinema e icona fashion in copertina
di Barbara Nevosi
Jennifer Lawrence in Dolce&Gabbana sulla copertina dell'edizione tedesca di Interview |
Anche
se il suo stilista preferito è Alexander Wang, firma cult delle socialite di mezzo mondo, lei si
considera una neofita della moda e solo grazie alla sua stylist, Elizabeth Stewart, sta imparando giorno
dopo giorno quali sono gli outfit giusti per un red carpet o un’intervista come quella che le ho fatto
al Palace di Madrid. Tailleur
pantalone nero, t-shirt a righe, tacco 12 e un viso che trasuda genuinità.
Jennifer Lawrence, 21enne originaria del Kentucky, una nomination all’Oscar due
anni fa per “Un gelido inverno”, è consapevole che “Hunger Games”, il thriller
fantasy di Gary Ross tratto dalla trilogia di Suzanne Collins (26 milioni di copie di libri venduti nel
mondo) sta per cambiare la sua vita. E c’è già chi scommette che Katniss
Everdeen, l’eroina futuristica alla Giovanna D’Arco (nelle sale italiane dal 1
maggio), sostituirà nel cuore dei teenager, Bella, la protagonista della saga
di Twilight. Intanto questa bionda tutto pepe, castana nel film per esigenze di
copione, conquista una delle copertine più ambite: quella dell'edizione tedesca del magazine
Interview.
Jennifer, come si
spiega l’enorme successo dei tre libri della Collins?
La
nostra società è ossessionata dai reality show, l’intrattenimento ormai si fa
con i fatti e le tragedie personali. Scioccare la gente per fare audience.
Funziona ancora tutto come ai tempi dei gladiatori: uccidi o sei ucciso.
A lei piacciono i
reality?
Sì,
li guardo.
Farebbe un
reality alla Paris Hilton?
Mio
dio, no. Sarebbe noioso.
Si sente
coraggiosa come Katniss, il suo personaggio?
Assolutamente
no. Non abbiamo molto in comune.
Personaggio
preferito nel film?
Donald
Sutherland nella parte del dittatore. E’ proprio un ragazzaccio.
Com’è stato lavorare
con Lenny Kravitz?
Bellissimo.
Lenny è un bravo attore e una persona straordinaria. Con me è stato protettivo
e amorevole.
“Hunger Games” è
già stato paragonato a “Twilight”, che ne pensa?
Twilight
è stato un vero successo, e anche se entrambi il film vengono da libri, è
impossibile paragonarli, le storie sono diverse.
Dica la verità,
sul web lei si “googla” (digita il proprio nome su Google)?
Sì.
Guardo le foto che mi fanno e mi chiedo quando me le abbiano scattate. Certe
volte non mi riconosco.
Centocinquatacinque
milioni di dollari di incasso nel primo weekend di programmazione negli Usa. Se
lo aspettava? Le fa paura il successo del film?
No,
avrei paura se fosse un flop. Anche se il libro è un best-seller, non me lo
aspettavo. La mia vita sta cambiando e mi preoccupa la reazione della gente.
Ha un incubo
ricorrente?
Prima
era litigare con i miei amici, ora sono i paparazzi.
Con quale regista
sogna di lavorare?
Con
Sofia Coppola. I suoi film lanciano un messaggio preciso, non sono pellicole di
puro intrattenimento. E poi Woody Allen e Bernardo Bertolucci.
Attori preferiti?
Maryl
Streep, Gina Rowlands e Marcello Mastroianni.
Cosa sogna per il
suo futuro?
Sono
una ragazza fortunata nel lavoro, ma sogno una famiglia e tanti figli per
formare una squadra di calcio.
lunedì 19 marzo 2012
Ambra Angiolini: "L'amore sano ci guarirà"
di Barbara Nevosi
E' una giornata primaverile a Roma e Ambra Angiolini preferisce fare l'intervista fuori dal teatro, al sole. Forse perche' solare e pieno di energia e' anche il momento che l'attrice sta vivendo. Ad aprile esce al cinema "Ci vediamo a casa" di Maurizio Ponzi, il 15 maggio iniziano le riprese di "W l'Italia", il nuovo film di Massimiliano Bruno, che e' anche l'autore di "Ti ricordi di me", lo spettacolo col quale l'ex ragazza prodigio della tv debutta al Teatro Ambra alla Garbatella il 20. Sul palco Ambra sara' accanto ad Edoardo Leo, diretta da Sergio Zecca e c'e' gia' chi, come il produttore Marco Belardi, dice che questa storia diventera' un film.
Ambra, chi e' Beatrice Benassi?
E' il personaggio che interpreto, la protagonista di questa commedia romantica in stile inglese. E' soprattutto una psicotica narcolettica con amnesie frequenti nelle quali dimentica la vita precedente. Lei e Roberto (Edoardo Leo) si incontrano nello stesso gruppo di psicoterapia, si innamorano e cercano di guarirsi attraverso l'amore.
Quindi secondo lei l'amore puo' guarire?
Se e' un amore sano annulla tutti i sintomi, non ti fa sentire il problema di essere sbagliata. Loro restano due persone complesse e con patologie ma insieme si sentono normali.
E Roberto chi e'?
E' buono, pulito, un personaggio molto positivo della storia. Ha grande coraggio anche se e' un cleptomane bugiardo cronico. Tiene il filo della storia e i due personaggi si migliorano vicendevolmente.
Ambra a chi consiglierebbe di fare psicoterapia?
Non e' una cosa che auguro con senso dispregiativo, anzi, credo sia un meraviglioso viaggio dentro se stessi. Lo consiglio alle persone che amo, alla mia famiglia e a tutti quelli che vogliono conoscersi. Regalatevi questa esperienza prima di andare in giro per il mondo o in America pensando di trovare chissa' cosa.
Lei ha detto che il teatro da' una bella lezione di democrazia. In che senso?
Perche' davanti al pubblico capisci veramente se quello che dici funziona o no.
I prossimi impegni?
Dopo le riprese di "W L'Italia" ho la tournee teatrale, anche se in realta' non sappiamo mai tutto con precisione se non il mese prima per il mese dopo. Saperlo con molto anticipo sarebbe come avere il posto fisso al Comune.
Domani esce il nuovo film di Ferzan Ozpetek, lei ha lavorato con lui nel 2007 in "Saturno contro". Le ha cambiato la vita essere diretta da lui?
Mi ha cambiato la vita conoscermi attraverso di lui.
E' una giornata primaverile a Roma e Ambra Angiolini preferisce fare l'intervista fuori dal teatro, al sole. Forse perche' solare e pieno di energia e' anche il momento che l'attrice sta vivendo. Ad aprile esce al cinema "Ci vediamo a casa" di Maurizio Ponzi, il 15 maggio iniziano le riprese di "W l'Italia", il nuovo film di Massimiliano Bruno, che e' anche l'autore di "Ti ricordi di me", lo spettacolo col quale l'ex ragazza prodigio della tv debutta al Teatro Ambra alla Garbatella il 20. Sul palco Ambra sara' accanto ad Edoardo Leo, diretta da Sergio Zecca e c'e' gia' chi, come il produttore Marco Belardi, dice che questa storia diventera' un film.
Ambra, chi e' Beatrice Benassi?
E' il personaggio che interpreto, la protagonista di questa commedia romantica in stile inglese. E' soprattutto una psicotica narcolettica con amnesie frequenti nelle quali dimentica la vita precedente. Lei e Roberto (Edoardo Leo) si incontrano nello stesso gruppo di psicoterapia, si innamorano e cercano di guarirsi attraverso l'amore.
Quindi secondo lei l'amore puo' guarire?
Se e' un amore sano annulla tutti i sintomi, non ti fa sentire il problema di essere sbagliata. Loro restano due persone complesse e con patologie ma insieme si sentono normali.
E Roberto chi e'?
E' buono, pulito, un personaggio molto positivo della storia. Ha grande coraggio anche se e' un cleptomane bugiardo cronico. Tiene il filo della storia e i due personaggi si migliorano vicendevolmente.
Ambra a chi consiglierebbe di fare psicoterapia?
Non e' una cosa che auguro con senso dispregiativo, anzi, credo sia un meraviglioso viaggio dentro se stessi. Lo consiglio alle persone che amo, alla mia famiglia e a tutti quelli che vogliono conoscersi. Regalatevi questa esperienza prima di andare in giro per il mondo o in America pensando di trovare chissa' cosa.
Lei ha detto che il teatro da' una bella lezione di democrazia. In che senso?
Perche' davanti al pubblico capisci veramente se quello che dici funziona o no.
I prossimi impegni?
Dopo le riprese di "W L'Italia" ho la tournee teatrale, anche se in realta' non sappiamo mai tutto con precisione se non il mese prima per il mese dopo. Saperlo con molto anticipo sarebbe come avere il posto fisso al Comune.
Domani esce il nuovo film di Ferzan Ozpetek, lei ha lavorato con lui nel 2007 in "Saturno contro". Le ha cambiato la vita essere diretta da lui?
Mi ha cambiato la vita conoscermi attraverso di lui.
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Melissa Satta: “Amici@letto? Sì grazie, ma solo per fiction"
Di Barbara Nevosi leggilo anche su Metro http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=2839
La sua passione per la moda non e' mistero: ama comprare da brand del lusso, ma anche nelle catene low cost e il vintage nei mercatini,e poi mischia, sperimenta, gioca con il look. Melissa Satta, showgirl e modella, ora anche attrice, sa come essere cool, anche sotto le lenzuola della sitcom "Amici@letto", (stasera l'ultima puntata su Comedy Central) accanto ad Omar Fantini.
Melissa, ci voleva una sitcom per parlare del sesso senza amore?
Perche' no. "Amici@letto" racconta una maniera più moderna, diretta e meno impegnativa di vivere e vedere i rapporti e le relazioni. I tempi sono cambiati, non ci si sposa più a 20 anni, ma dopo i 35, 40. Oggi i giovani sono più indipendenti.
A proposito di amicizie di letto, a lei e' mai capitato?
Sinceramente no, ho avuto tutte relazioni lunghe e importanti. Credo però che quella di avere un amico di letto sia una scelta di entrambe le parti. Non ci sono vincoli, obblighi ma solo divertimento senza impegno sentimentale.
La sitcom è stata la prima prodotta per Facebook. Lei che rapporto ha col web e con i social network?
Molto buono, direi. Sono più legata a Twitter per la sua immediatezza. Ho un mio sito dove mi sfogo in libertà. Mi piace scrivere, fare foto e postarle. Do anche consigli sul trucco e sul look.
Lei lavora tra gli Usa e l’Italia, come si trova?
Non è facile, ma non voglio lasciare l’Italia. Ho un’agenzia a New York e una a Los Angeles, mi divido e seleziono le offerte di lavoro. Ho appena fatto un servizio fotografico per GQ Messico, una campagna pubblicitaria per il Sud America e un corto con Kobe Briant prodotto da Nike.
Ma in Italia, nel suo settore la crisi si sente?
Sì, è un periodo difficile per tutti, bisogna stringere i denti.
Cosa le piacerebbe condurre in tv, un programma di moda?
Sì, lo farei volentieri. Ma il mio sogno è un programma in giro per il mondo a raccontare culture diverse. Amo viaggiare.
E al cinema ha mai pensato?
Non lo snobberei, ma mi piace fare una cosa per volta. Ora c’è la tv.
Il cantante Michel Telò è andato a Milanello a trovare i giocatori del Milan, il suo fidanzato (Boateng) ha ballato con lui “Ai se eu te pego”?
Mi aveva detto che Telò sarebbe andato, ma non mi sono fatta raccontare com’è andata…
Se non avesse fatto la showgirl che lavoro avrebbe voluto fare?
L’avvocato o la giornalista. Ho studiato Public Relations e Pubblicità allo Iulm di Milano ma poi mi sono persa per strada.
La sua passione per la moda non e' mistero: ama comprare da brand del lusso, ma anche nelle catene low cost e il vintage nei mercatini,e poi mischia, sperimenta, gioca con il look. Melissa Satta, showgirl e modella, ora anche attrice, sa come essere cool, anche sotto le lenzuola della sitcom "Amici@letto", (stasera l'ultima puntata su Comedy Central) accanto ad Omar Fantini.
Melissa, ci voleva una sitcom per parlare del sesso senza amore?
Perche' no. "Amici@letto" racconta una maniera più moderna, diretta e meno impegnativa di vivere e vedere i rapporti e le relazioni. I tempi sono cambiati, non ci si sposa più a 20 anni, ma dopo i 35, 40. Oggi i giovani sono più indipendenti.
A proposito di amicizie di letto, a lei e' mai capitato?
Sinceramente no, ho avuto tutte relazioni lunghe e importanti. Credo però che quella di avere un amico di letto sia una scelta di entrambe le parti. Non ci sono vincoli, obblighi ma solo divertimento senza impegno sentimentale.
La sitcom è stata la prima prodotta per Facebook. Lei che rapporto ha col web e con i social network?
Molto buono, direi. Sono più legata a Twitter per la sua immediatezza. Ho un mio sito dove mi sfogo in libertà. Mi piace scrivere, fare foto e postarle. Do anche consigli sul trucco e sul look.
Lei lavora tra gli Usa e l’Italia, come si trova?
Non è facile, ma non voglio lasciare l’Italia. Ho un’agenzia a New York e una a Los Angeles, mi divido e seleziono le offerte di lavoro. Ho appena fatto un servizio fotografico per GQ Messico, una campagna pubblicitaria per il Sud America e un corto con Kobe Briant prodotto da Nike.
Ma in Italia, nel suo settore la crisi si sente?
Sì, è un periodo difficile per tutti, bisogna stringere i denti.
Cosa le piacerebbe condurre in tv, un programma di moda?
Sì, lo farei volentieri. Ma il mio sogno è un programma in giro per il mondo a raccontare culture diverse. Amo viaggiare.
E al cinema ha mai pensato?
Non lo snobberei, ma mi piace fare una cosa per volta. Ora c’è la tv.
Il cantante Michel Telò è andato a Milanello a trovare i giocatori del Milan, il suo fidanzato (Boateng) ha ballato con lui “Ai se eu te pego”?
Mi aveva detto che Telò sarebbe andato, ma non mi sono fatta raccontare com’è andata…
Se non avesse fatto la showgirl che lavoro avrebbe voluto fare?
L’avvocato o la giornalista. Ho studiato Public Relations e Pubblicità allo Iulm di Milano ma poi mi sono persa per strada.
giovedì 8 marzo 2012
Shopping mon amour: Marni per H&M a Porta di Roma
di Barbara Nevosi
Stamattina in circa 260 punti vendita in tutto il mondo Marni ha lanciato la sua mini-collezione per H&M. Questa foto l'ho scattata alle ore 7.30 nello store romano del centro commerciale Porta di Roma. La serranda dello showroom è ancora abbassata. Si alzerà alle ore 9.00.
Noto per l'originalità delle stampe e per la creatività delle sue collezioni, Marni presenta capi e accessori con i celebri stampati a prezzi low. Disegnata da Consuelo Castiglioni, fondatrice e stilista del marchio, la capsule collection è stata realizzata in esclusiva per il colosso svedese dell'abbigliamento.
Arrivo alle ore 7.30, e penso che sono lontani i tempi della capsule di Lanvin per H&M quando file chilometriche mi precedevano. Complice l'apertura dello store di Napoli di H&M, stamattina a Porta di Roma c'erano molte meno persone. Io sono rientrata nel IV gruppo (ingresso ore 9.50) e ho fatto un ricco bottino: la giacca pois violacei, il cappottino nero a pois neri, il bracciale gricio e arancio, il foulard arancio, la cintura nera. Spesa ttotale 289 euro e passa la paura. Sì, la crisi c'è ma non toglieteci anche la vogli di giocare con i vestiti, la mia grande passione.
Stamattina in circa 260 punti vendita in tutto il mondo Marni ha lanciato la sua mini-collezione per H&M. Questa foto l'ho scattata alle ore 7.30 nello store romano del centro commerciale Porta di Roma. La serranda dello showroom è ancora abbassata. Si alzerà alle ore 9.00.
Noto per l'originalità delle stampe e per la creatività delle sue collezioni, Marni presenta capi e accessori con i celebri stampati a prezzi low. Disegnata da Consuelo Castiglioni, fondatrice e stilista del marchio, la capsule collection è stata realizzata in esclusiva per il colosso svedese dell'abbigliamento.
Arrivo alle ore 7.30, e penso che sono lontani i tempi della capsule di Lanvin per H&M quando file chilometriche mi precedevano. Complice l'apertura dello store di Napoli di H&M, stamattina a Porta di Roma c'erano molte meno persone. Io sono rientrata nel IV gruppo (ingresso ore 9.50) e ho fatto un ricco bottino: la giacca pois violacei, il cappottino nero a pois neri, il bracciale gricio e arancio, il foulard arancio, la cintura nera. Spesa ttotale 289 euro e passa la paura. Sì, la crisi c'è ma non toglieteci anche la vogli di giocare con i vestiti, la mia grande passione.
mercoledì 7 marzo 2012
Charlotte Cariraghi, un'amazzone firmata Gucci
di Barbara Nevosi
Charlotte Casiraghi è il nuovo volto della campagna pubblicitaria di Gucci "Forever Now", ideata per celebrare le icone della maison.
Quattro i fotografi che la immortaleranno, primo fra tutti Peter Lindbergh. Scattate sullo sfondo di una scuderia, le immagini di Charlotte rievocheranno la passione del fondatore per l’equitazione. È grazie ad una intuizione Guccio Gucci, ispiratosi al sottopancia della sella del cavallo, che nacque l’iconico nastro verde e rosso della casa di moda. Negli anni Cinquanta utilizzò per la prima volta il rosso e il verde per profili e dettagli dei bauli da viaggio e da allora il nastro e i suoi colori sono divenuti un simbolo della maison. La passione per l'equitazione della figlia di Carolina di Monaco non è un mistero, non lo è neanche il fatto che l'ereditiera monegasca vestisse Gucci durante le sue competizioni equesti. Ca va san dire, il passo da cliente a testimonial è breve. Et voilà, il gioco è fatto!
Guarda il video:
http://www.youtube.com/watch?v=cipsc8Oak70&feature=player_embedded#!
Charlotte Casiraghi è il nuovo volto della campagna pubblicitaria di Gucci "Forever Now", ideata per celebrare le icone della maison.
Quattro i fotografi che la immortaleranno, primo fra tutti Peter Lindbergh. Scattate sullo sfondo di una scuderia, le immagini di Charlotte rievocheranno la passione del fondatore per l’equitazione. È grazie ad una intuizione Guccio Gucci, ispiratosi al sottopancia della sella del cavallo, che nacque l’iconico nastro verde e rosso della casa di moda. Negli anni Cinquanta utilizzò per la prima volta il rosso e il verde per profili e dettagli dei bauli da viaggio e da allora il nastro e i suoi colori sono divenuti un simbolo della maison. La passione per l'equitazione della figlia di Carolina di Monaco non è un mistero, non lo è neanche il fatto che l'ereditiera monegasca vestisse Gucci durante le sue competizioni equesti. Ca va san dire, il passo da cliente a testimonial è breve. Et voilà, il gioco è fatto!
Guarda il video:
http://www.youtube.com/watch?v=cipsc8Oak70&feature=player_embedded#!
Claudio Santamaria: "Dico parolacce e faccio il maleducato ma solo sulla ribalta"
di Barbara Nevosi
Claudio, chi è Coleman?
Punti di contatto col personaggio?
Come vi siete conosciuti lei e Nigro?
Sì, ma in scena siete cattivissimi, una sorta di Caino e Abele dei giorni nostri. Lei è più Caino o Abele?
E nella vita?
La commedia porta in scena il conflitto, è una realtà che le appartiene?
Avete pensato di trasformare la commedia in un film?
Due film in sala e la tournée teatrale. Che periodo è?
Qualche collega ha scritto che Muccino fa ottimi film all’estero, ma in Italia lo chiamano solo per fare “Baciami ancora”. Il suo amico Gabriele è poco apprezzato in patria?
Ho letto che lei avrebbe fatto figli già a 20 anni e che oltre a Emma ne vuole altri. Come l’ha cambiata la paternità?
E con Emma che padre è?
Al
cinema è protagonista de “Gli sfiorati” di Matteo Rovere e “Diaz” di Daniele
Vicari, a teatro invece, è impegnato in
“Occidente solitario”, la commedia noir dai risvolti grotteschi scritta dal
commediografo e cineasta Martin McDonagh. Periodo felice per Claudio Santamaria
che ritroviamo sulla ribalta dell’Ambra Jovinelli (dal 15 al 25) accanto a
Filippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo de Santis, diretto da Juan Diego Puerta
Lopez.
Claudio, chi è Coleman?
E’ il
fratello maggiore di Valene (Filippo Nigro n.d.r.), col quale è in perpetuo
conflitto. Coleman è un istintivo, molto fisico, legato ai bisogni primordiali.
E’ uno che si gratta, si mette le dita nel naso, dice parolacce. E’ rozzo, una
bestia.
Punti di contatto col personaggio?
Spero
di non averne nessuno…Da quando siamo in scena Filippo crede che io sia un
coatto e invece cerco di spiegargli che è Coleman che mi tira fuori questo
aspetto rude (ride).
Come vi siete conosciuti lei e Nigro?
Incontrai
Filippo una sera d’autunno sotto Ponte Sisto (scoppia a ridere n.d.r.). Seriamente, abbiamo la stessa agente.
Lavorare con lui è divertente, a volte il lavoro vero non è stare nel personaggio,
ma cercare di non riderci in faccia.
Sì, ma in scena siete cattivissimi, una sorta di Caino e Abele dei giorni nostri. Lei è più Caino o Abele?
Sono
più Caino, Coleman è più crudele di Valene.
E nella vita?
Sono
un pezzo di pane.
La commedia porta in scena il conflitto, è una realtà che le appartiene?
Adesso
sono più pacifico, in generale tendo a placare
i conflitti, ma non su certi atteggiamenti: invadenza, maleducazione,
mancanza di rispetto.
Avete pensato di trasformare la commedia in un film?
Perché
no, il testo si presta molto alla versione cinematografica. Sarebbe bello fare
un film sulla trilogia di McDonagh e con la sua regia.
Due film in sala e la tournée teatrale. Che periodo è?
Faticosissimo,
non mi fermo da due anni. Sono soddisfatto anche se la tournée è stressante, ma
il gruppo è talmente affiatato che mi ripaga di tutto.
Qualche collega ha scritto che Muccino fa ottimi film all’estero, ma in Italia lo chiamano solo per fare “Baciami ancora”. Il suo amico Gabriele è poco apprezzato in patria?
Sì,
però a me piacerebbe molto lavorare con quel gruppo di attori (Giorgio Pasotti,
Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi etc.). Girare con Gabriele, che fa un
lavoro incredibile sugli attori tirando fuori lati sconosciuti di ognuno, è una
esperienza umana che arricchisce. Senza questo il film è fine a se stesso. Non
dimentichiamo che il percorso attoriale è un percorso di crescita.
Ho letto che lei avrebbe fatto figli già a 20 anni e che oltre a Emma ne vuole altri. Come l’ha cambiata la paternità?
Mi
sono calmato molto sul lavoro, prima mi struggevo per dei dettagli, ora non
sono più vitali. Un figlio ti fa scoprire l’amore eterno, quello che non finirà
mai.
E con Emma che padre è?
Non
so, me lo dirà lei da grande. Per ora ci divertiamo insieme e cerco di
crescerla senza viziarla eccessivamente.
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