giovedì 1 marzo 2012

Ficarra e Picone: "Sognamo un film con Giovanna Mezzogiorno"

di Barbara Nevosi


Diciotto anni insieme non sono pochi, anche se trascorrono veloci e in allegria. Parola di Ficarra e Picone, che stasera (ore 21) sbarcano  al Teatro Ambra Jovinellicon la loro comicità  “made in Sicily”. “Apriticielo” è lo spettacolo (in replica fino all’11) che parafrasa un tipico modo didire del sud Italia quando accade qualcosa di improvviso e inaspettato. Una messinscena a quadri, che a colpi di ironia, sarcasmo, paradossi e scene demenziali punta dritto alla pancia dello spettatore. Un’ora e mezzo di sano divertimento per i comici, reduci dal successo al cinema di “Anche se è amore non si vede”, eche dal 1 aprile vedremo di nuovo dietro il bancone di “Striscia la notizia”.

Che cos’è la comicità?
Ficarra: La comicità è soggettiva, non può essere né ingabbiata né giudicata perché lascia il tempo che trova. Cambia con l’evolvere dei tempi e delle stagioni. Per me è uno che tira una torta e un altro che la prende in faccia. Mi fanno ridere le situazioni paradossali.

Picone: Non saprei definirla. Sono uno che ride molto sia delle cose che faccio, sia per i comportamenti dei bambini. E’ pane quotidiano, una leggerezza con la quale convivo.
Un punto di riferimento tra i grandi comici?
Ficarra: Stanlio e Olio, Peter Sellers, Walter Mattau, Charlie Chaplin
Picone: sì, Charlie Chaplin è inimitabile. Adoro la comicità muta, è quella più immediata e divertente.
Siete un duo dal1993, come si fa a durare per tutto questo tempo?
Ficarra: Ignorarsi, sopportarsi, vedersi il meno possibile (ride n.d.r.). Picone non lo sa, ma io mi vedo anche con un altro comico.
Picone: Gli anni sono passati velocemente. Il segreto forse è il compromesso continuo. Noi abbiamo iniziato a lavorare insieme e poi siamo diventati anche amici.
In 18 anni avete mai pensato ad una carriera solista?

Ficarra: Ci penso tutti i giorni. Ma lui non mi vuole lasciare libero, per di più sa cose certe cosette di me...potrebbe ricattarmi…(ride n.d.r.)
Picone: Sinceramente no.

A novembre scorso il vostro ultimo film, ci avete preso gusto? Avete già pronta un’altra sceneggiatura nel cassetto?

Ficarra: Il cinema ha un fascino incredibile e pensiamo sempre a qualche storia per cui valga la pena sprecare pellicola. Quando arriverà il momento non ci faremo trovare impreparati.

Picone: Di idee ce ne sono tante, a volte diventano uno sketch perché non hanno il respiro per reggere un film, a volte restano solo idee.

Con quale attrice vorreste lavorare?
 Ficarra: Il mio sogno è Giovanna Mezzogiorno: ha uno sguardo dolcissimo, malinconico, anche ironico.
 
Picone: Sì, ci piace molto la Mezzogiorno. Ha un filo comico che in “Basilicata Coast to Coast” le è uscito fuori tutto. Le lanciamo un appello.

Se non aveste fatto gli attori, che lavoro avreste fatto?

Ficarra: lo scippatore, non mi piacciono i lavori d’ufficio. 
Picone: un lavoro a contatto con i ragazzi. L’insegnante, l'allenatore di calcio.

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